Baby corredino

A novembre 2019 la Fondazione ha attivato il progetto Baby Corredino a favore del Centro d'Ascolto che opera presso la Parrocchia di Sant'Agostino della nostra città.

Numerose sono le famiglie, italiane e straniere, con bambini piccoli che si rivolgono al Centro per aver un sostegno concreto per fronteggiare le necessità legate alla crescita e all'accudimento dei figli.Davvero tante le richieste di alimenti per la prima infanzia e di latte e pannolini che arrivano ai respondabili del Centro, ai quali la Fondazione ha ritenuto di assicurare il proprio sostegno.

Nello specifico si è offerto un bonus del valore di seicento euro da utilizzare presso lo store Prenatal  per l'acquisto di alimenti, pannolini e vestitini per i piu piccoli.

La musica di Benedetta: 18 settembre 2019

Il 18 settembre 2019 alle ore 20 presso le Terrazze Le Rose (Bocale Superstrada Ionica) si rinnova il tradizionale appuntamento della Fondazione con i propri amici e sostenitori.

L'evento in programma - anche quest'anno con la sponsorizzazione di Fondazione Mediolanum - è una festa, con buffet, musica live con il gruppo di Medici e Musica e infine  DJ set con Antonio Venanzi per vivere una serata di musica, ballo, amicizia ed emozione tutti insieme.

I proventi della serata saranno destinati al finanziamento di progetto di ricerca per la cura delle leucemie infantili presso il Centro Maria Letizia Verga di Monza, struttura d'eccellenza per la ricerca e la terapia delle malattie onco-ematologiche pediatriche, con cui la Fondazione collabora da diversi anni. Ospite della serata, come già l'anno scorso, il dott. Giuseppe Gaipa, Direttore del Laboratorio di Terapia Cellulare di Monza.

E allora vi aspettiamo numerosi come ogni anno il 18 settembre  per condividere emozioni e solidarietà ....

Dai colori alle emozioni, dalle emozioni ai colori

Il 23 maggio 2019 si è inaugurata - presso lo spazio espositivo Laruffa Luppino della nostra città - una mostra di opere condivise realizzate in occasione dei corsi di Arteterapia promossi nel 2018-2019 dalla Fondazione per minori e mamme in situazioni di disagio.In particolare sono stati coinvolti i ragazzi segnalati dal Tribunale dei Minori di RC, gli adolescenti seguiti presso il Centro d'Ascolto di Archi gestito dalle Suore Francescane Alcantarine e le mamme e i bambini ospiti di Casa Castellini, struttura che in città offre aiuto e alloggio a donne in difficoltà e ai loro figli.

Il progetto - patrocinato dal RotaryClub di Reggio Calabria - ha previsto l'esposizione per una settimana delle opere realizzate durante i seguenti laboratori artistici: Viaggio attraverso le emozioni (ragazzi del Centro d'ascolto di Archi), Io e te: il filo che ci unisce (mamme e bambini di Casa Castellini), Il Volo e la Libertà (adolescenti segnalati dal Tribunale dei Minori).

Un'iniziativa che è diventata per i partecipanti ai corsi di arteterpia un'esperienza fortemente coinvolgente e gratificante in un clima di vero entusiasmo e profondo coinvolgimento, grazie alla presenza di molti ospiti fra cui il Procuratore della Repubblica dott. Giovanni Bombardieri e la dr.ssa Giuseppina Latella Procuratore presso il Tribunale dei Minori.

Una mostra che è  diventata immagine di riscatto e trasformazione interiore, conclusione ideale di un percorso che in virtù del linguaggio artistico utilizzato, ricco di simboli e metafore di grande potenza espressiva, è riuscito a lenire il disagio emotivo di mamme e minori in difficoltà. 

 

Corsi di Arteterapia

 

Nell'ambito delle iniziative finalizzate a contrastare  le situazioni di disagio e di difficoltà sociale vissute da molti ragazzi  della nostra città, la Fondazione ha attivato, nel periodo gennaio-aprile 2019,  un laboratorio di Arte Terapia destinato ad un gruppo di circa adolescenti,ragazzi e ragazze,  segnalati dal Tribunale dei Minori della nostra città.

Il progetto - affidato ad una giovane artista specializzata in Arte Terapia presso l'Accademia di Brera di Milano - ha previsto la realizzazione di  una serie di opere sul  tema "Il volo e la libertà", da eseguire con un lavoro collettivo, per promuovere  nei ragazzi  il senso di appartenenza al gruppo, sviluppando nello stesso tempo la vena creativa individuale. Utilizzando  tecniche e linguaggi artistici diversi sotto una guida attenta e sensibile, i ragazzi, che hanno alle spalle vissuti ed esperienze molto difficili, sono comunque riusciti ad esprimersi liberamente,  rappresentando ed elaborando  le proprie esperienze di vita, spesso fonte di profondo  disagio e vergogna.

Alla conclusione del progetto, l'opera realizzata è stata  donata dalla Fondazione al Centro d'ascolto, al fine di rendere più allegro e colorato l'ambiente in cui si svolgono le attività ricreative.

Un progetto in parte analogo - sempre affidato alla stessa artista - è stato previsto, come già accaduto nel 2018, favore delle mamme e dei bambini ospiti di Casa Castellini, la struttura che in città offre assistenza e alloggio a mamme in difficoltà e che la Fondazione sostiene ormai da anni con molteplici iniziative.Protagonista in questo caso un piccolo nucleo familiare, tutto al femminile, che proveniva da una situazione di violenza domestica, con un inevitabile profondo disagio a livello relazionale.

 In questo caso il progetto è stato centrato sull' esigenza, fortemente sentita dalle ospiti di casa Castellini, di lasciar fluire pensieri ed emozioni, per consentire una sorta di rinascita interiore. Sono nati cosi alcuni pannelli di grandi dimensioni dal decoro intensamente floreale e dai colori vivaci e brillanti.

 

Progetto Colora la tua Terra

In occasione dell'iniziativa  "Archi Estate",  rassegna estiva di gare e tornei sportivi, organizzata ogni anno dalle Suore Francescane di Archi e destinata ai ragazzi del quartiere, la Fondazione ha attivato gli incontri destinati al Progetto "Colora la tua Terra", che ha visto  la realizzazione di un grandissimo e coloratissimo murales in una piazzetta degradata nel quartiere di Archi Cep. Il progetto, coordinato dall'artista terapista Roberta Cuzzola, ha coinvolto oltre quaranta bambini ed adolescenti di periferia ad alto rischio di devianza ed emarginazione sociale., che invece hanno partecipato con grande entusiasmo a questa iniziativa di riqualificazione urbana.

La realizzazione del murales peraltro ha rappresentato la conclusione di un più ampio progetto volto a utilizzare il linguaggio artistico come strumento utile per combattere il disagio giovanile. La Fondazione, in collaborazione con l'artista terapista Roberta Cuzzola, aveva infatti già promosso durante l'inverno un ciclo di quattro incontri con gli adolescenti seguiti dal centro di ascolto gestito dalle Suore Francescane.

Obiettivo: coinvolgere i ragazzi di questo difficile quartiere di periferia in un percorso artistico ed emotivo  che possa insegnare la cura di sè e del territorio in cui si vive. 

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