Il maestro orafo Sacco realizza un bracciale per “Benedetta è la vita”

 Era lo scorso febbraio quando la Fondazione “Benedetta à la Vita” iniziava il suo cammino di solidarietà in due direzioni, promovendo l’alta ricerca scientifica in campo onco –ematologico pediatrico e intervenendo sul territorio reggino a sostegno dei bambini in difficoltà. Ebbene, adesso che quasi un anno volge al desio, a fianco della Fondazione- che porta il nome di Benedetta Nieddu del Rio, la ragazzina scomparsa prima ancora di compiere 16 anni a causa di una forma aggressiva di leucemia-, continua ad esserci chi fin dal primo momento vi ha creduto: il maestro Gerardo Sacco.

Si concludono così, nel segno di una solidarietà concreta, le iniziative promosse questo anno dal grande orafo crotonese per celebrare i suoi 50 anni di carriera. «Mi sono innamorato subito dello spirito e dei contenuti della Fondazione; e così quando Carmela e Costantino mi hanno proposto di fare qualcosa insieme, ho pensato che anche io avrei avuto qualcosa di imparare dalla storia di Benedetta», dice il maestro. Ed ecco “Tati Tati”, il braccialetto realizzato per sostenere attivamente le iniziative della Fondazione presentato in anteprima in occasione degli eventi organizzati in città dalla Fondazione; adesso- ed ecco la novità- è disponibile sul sito dello shop on-line dell’azienda Gerardo Sacco ed i proventi della vendita vengono devoluti in beneficenza per aiutare la Fondazione a realizzare il programma per il 2014. Si tratta di progetti sul territorio per bimbi che vivono in situazioni di disagio economico e sociale (progetto Blu Benedetta), e della seconda borsa di studio “Benedetta Nieddu del Rio” che verrà attribuita a giovani medici italiani impegnati nella ricerca onco-ematologica pediatrica. Il braccialetto unisex, in alluminio rodiato, reinventa la tradizionale maglia “ a spighe di grano” ed è disponibile in molti diversi colori, luminosi ed intensi, con una chiusura in argento double-face: da un lato, il logo dio Gerardo Sacco, e dall’altro un cuoricino “effetto madreperla”.
Gerardo Sacco conclude un anno intenso e brillante, con una creazione giovane e colorata, un “porta-fortuna” che diventa simbolo di solidarietà e attenzione nei confronti degli altri.

Cristina Cortese- Gazzetta del Sud

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